MIDOLLO OSSEO

Che cos'è?

Il midollo osseo e' un tessuto da cui hanno origine tutte le cellule del sangue e cioè globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Esso e' contenuto nelle cavità delle ossa in particolare nel bacino, coste, sterno, ecc.. Le cellule del sangue, prodotte nel midollo e poi immesse in circolo, originano da cellule progenitrici, dette cellule staminali, che si riproducono ad un ritmo intenso e sono in grado di replicarsi cosicché il loro numero resta invariato, anche se dovessero in parte venire prelevate a scopi donazionali.

A cosa serve donare il midollo osseo?

Alcune gravi malattie del sangue (leucemia, anemia aplastica, mieloma multiplo, sindromi talassemiche, ecc.) Possono trovare possibilità di guarigione nel trapianto di midollo osseo.

In che cosa consiste l'operazione di trapianto del midollo osseo?

L'operazione di trapianto del midollo osseo consiste in due distinte fasi: la prima, durante la quale il paziente viene sottoposto a chemioterapia o a radioterapia, ha lo scopo di distruggere tutte le cellule midollari del paziente stesso fra cui ovviamente quelle malate; la seconda consiste nel somministrare al paziente, mediante trasfusione, il midollo osseo prelevato al donatore (il midollo osseo ,infatti si presenta alla vista come sangue). Le cellule midollari riescono a trovare da sole la strada per inserirsi al posto che loro compete e iniziare a produrre cellule del sangue sane.

Perche' servono i donatori di midollo osseo?

Per poter effettuare il trapianto di midollo osseo e' necessario che vi sia affinità genetica tra il soggetto donatore ed il ricevente. Ciascuno di noi possiede un patrimonio genetico, ereditato dai genitori, che come le impronte digitali, ci caratterizza in maniera univoca. La parte di patrimonio genetico che consente all'organismo di riconoscere le proprie cellule da quelle estranee , si chiama hla (human leucocyte antigen). Fino a pochi anni fa, tutti i trapianti di midollo osseo venivano eseguiti tra fratelli hla identici; tuttavia, la constatazione che oltre il 70% dei malati affetti da emopatie letali non poteva giovarsi di una terapia tanto valida, ha spinto gli ematologi a cercare il donatore al di fuori dell'ambito familiare. I risultati soddisfacenti ottenuti ricorrendo a donatori non consanguinei hanno portato,nonostante l'estrema difficoltà nel reperire soggetti con caratteristiche genetiche simili (1 su 100.000) al fiorire in tutto il mondo di registri nazionali di potenziali donatori di midollo osseo.

Come avviene il prelievo di midollo osseo?

Attualmente le cellule staminali da donatore non consanguineo vengono prelevate dal midollo osseo mediante ripetute punture delle creste iliache (ossa del bacino). Trattandosi di punture ossee, è necessario che il prelievo venga eseguito in anestesia, risultando altrimenti doloroso. L'anestesia generale è quella di elezione, ma può essere effettuata anche quella di tipo epidurale, mediante puntura lombare. Il prelievo dura di norma 45 minuti e la quantità di sangue midollare che viene prelevata e' di 1000 ml. L'organismo non avverte nessun sintomo di carenza e il midollo prelevato si ricostituisce spontaneamente in 2 settimane; è opportuno, comunque, che una settimana prima della data fissata per l'espianto, il donatore si sottoponga al prelievo di 1 o 2 unità di sangue che gli verranno reinfuse, in sala operatoria per bilanciare il volume di sangue circolante. All'uscita dalla sala operatoria, il donatore viene ospedalizzato per un periodo di 48 ore. Al risveglio, e per un paio di giorni avvertirà indolenzimento nelle sedi del prelievo che sparirà completamente al terzo giorno.

Quali sono i rischi che puo' comportare una donazione di midollo?

1) rischio anestesiologico: raramente possono insorgere complicazioni relative alle procedure applicate come l'infusione endovenosa,l'intubazione endotracheale e la puntura lombare. Le sostanze anestetiche possono provocare reazioni allergiche. Fra queste, le reazioni più severe possono anche essere molto gravi o fatali (1:35.000).
2) rischio infettivologico: i siti di prelievo del sangue midollare sono suscettibili di infezione, che possono richiedere terapia antibiotica; tali farmaci possono anche causare reazioni allergiche gravi.
3) rischio di lesioni: il procedimento adottato per la raccolta del sangue midollare può provocare danni ai tessuti coinvolti (lesioni ossee, nervose, ecc.), il 3% dei donatori lamenta dolori alla schiena e sciatalgia anche a distanza di tempo.
4) rischio trasfusionale: dato che gli standard ibmdr prevedono che ai donatori di midollo vengano reinfuse, durante il prelievo, le unita' di sangue autologo predepositate e che solo eccezionalmente, in caso di comprovata emergenza, possa essere necessario trasfondere il donatore con sangue allogenico i rischi trasfusionali (da inquinamento, trasmissione di malattie infettive ) risultano minimi.

Chi puo' diventare donatore di midollo osseo?

Il donatore deve essere un volontario, che al momento della iscrizione deve aver compiuto i 18 anni e non deve avere più di 40 anni ciò per permettere una permanenza nel registro di 15 anni (si può essere donatori di midollo fino a 55 anni ); deve essere esente da alterazioni sia fisiche che psichiche, rientrare nelle caratteristiche richieste dalla legge trasfusionale per la donazione di sangue; per le donne non essere in gravidanza (le donne gravide non possono essere sottoposte neanche al prelievo finalizzato all'iscrizione se non dopo 1 anno dal parto).

Come si fa a diventare donatori di midollo osseo?

Il volontario che si iscrive deve rispondere ad uno specifico questionario, che non si differenzia sostanzialmente da quello cui e' sottoposto un donatore di sangue prima del prelievo. Egli inoltre deve rilasciare ,sottoscrivendolo, un primo consenso che verrà redatto dopo un colloquio informativo col medico, che ha lo scopo di fornire all'interessato tutte le nozioni e modalità relative alla donazione del midollo osseo,ai criteri di esclusione,ai rischi e al carattere di gratuità della donazione. Infine si sottopone ad un prelievo di sangue venoso che servirà per la tipizzazione hla. I risultati dell'analisi vengono poi inseriti in un archivio informatico gestito a livello regionale e a livello nazionale.

Cosa accade se il donatore viene trovato compatibile con un paziente?

In seguito al riscontro di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato ad ulteriori prelievi di sangue, per definire sempre meglio il livello di compatibilità. Solo dopo questi controlli si comincia a parlare di donazione di midollo osseo e viene chiesto al donatore il consenso definitivo all'intenzione a donare ( infatti l'adesione firmata all'iscrizione in corrispondenza del primo prelievo ha solo valore morale e può essere ritirata in qualsiasi momento dal donatore.